Il Ministero della Cultura ha presentato nei giorni scorsi alla stampa la prima versione di Musei Italiani, una applicazione che fornisce agli utenti informazioni sui luoghi della cultura del sistema museale nazionale e consente l’acquisto di titoli di ingresso.
La applicazione mette in rete informazioni in inglese ed italiano su 406 musei e parchi archeologici italiani, geo-localizzandone la posizione rispetto al visitatore e dando accesso a una piattaforma di bigliettazione digitale, senza costi di intermediazione, realizzata per quei siti che finora non offrivano tale servizio.
Disponibile gratuitamente sulle principali piattaforme, lo strumento è stato sperimentato nell’ultimo anno su un numero crescente di musei, a partire dall’avvio della bigliettazione per l’ingresso al Pantheon e ad oggi è stato utilizzato per emettere oltre 3 milioni di biglietti. Sarà progressivamente esteso a tutti i musei pubblici statali e reso disponibile per i luoghi della cultura amministrati dagli enti locali, dalle università, dalle diocesi o di proprietà privata, con l’obiettivo di renderlo il portale privilegiato d’accesso alla rete di quasi 4.900 musei italiani.
Sono inoltre in fase di sviluppo nuove funzionalità, come gli itinerari consigliati, i servizi di audioguida e video-guida e le versioni in altre lingue, per migliorare l’esperienza dei visitatori
e favorire l’accessibilità dei luoghi della cultura.
Il lancio dell’applicazione costituisce una tappa significativa nel processo di transizione digitale dei musei italiani finanziata con il PNRR e ha tra i suoi obiettivi quello di avvicinare il pubblico, in particolare quello straniero, ai siti culturali meno noti del “patrimonio diffuso” della nazione, favorendo la loro valorizzazione e la diversificazione dei flussi turistici.
Nel 2023, i musei e parchi archeologici nazionali, quelli cioè amministrati dal Ministero della Cultura, sono stati visitati da quasi 58 milioni di persone, dato massimo registrato nelle serie storiche, con un aumento del 23% rispetto al 2022. Crescono anche gli introiti da bigliettazione a quota 314 milioni € (+34%).
Restano comunque notevoli margini di miglioramento se solo si pensi che i cinque siti più visitati (Parco del Colosseo, Pantheon, Gallerie degli Uffizi, Parco Archeologico di Pompei e Gallerie dell’Accademia di Firenze) attirano ancora il 48% del totale dei visitatori.