Una voce che attraversa secoli e mitologie trova nuova forma al Centro Cultural Banco do Brasil, dove le celebrazioni del centenario di Andrea Camilleri assumono il volto di Conversazione su Tiresia. Sotto la direzione di Alessandra Vannucci, l’interpretazione di Giovanna de Toni e la musica originale di Beto Lemos trasformano il monologo del Maestro in un’esperienza che unisce mito e autobiografia, memoria e invenzione.
Il prologo del testo camilleriano resta un varco inconfondibile: Chiamatemi Tiresia. Per dirla alla maniera dello scrittore Melville. Con questa apertura, il personaggio assume una forma cangiante, oscillando tra la figura dell’indovino cieco e la voce dell’autore stesso. L’eco delle ‘sette esistenze’ donate da Zeus crea un ritmo che sfuma la distinzione tra vita e rappresentazione, rendendo Tiresia un alter ego narrativo capace di ospitare l’ironia e la profondità di Camilleri.
Nel percorso drammaturgico affiorano presenze illustri: da Omero a Sofocle, da Seneca a Dante, da Borges a Pavese, da Apollinaire a Eliot. A esse si affiancano voci inattese quali Woody Allen, Pasolini, i Genesis, che il testo convoca con naturalezza sorprendente, come se l’intera cultura occidentale potesse radunarsi in un unico coro.
La scena proposta al Centro Cultural rende omaggio anche alla fragilità dello scrittore, che aveva confidato: Da quando Zeus … ha deciso di togliermi di nuovo la vista, ho sentito l’urgenza di capire cosa sia l’eternità. Una confessione che diviene chiave d’interpretazione dell’intero monologo.
L’ultimo auspicio pronunciato da Camilleri, Mi piacerebbe che ci reincontrassimo tutti quanti, qui, in una sera come questa, tra cento anni!, riemerge oggi, nel centenario della sua nascita, come profezia compiuta: un invito ad ascoltare ancora la sua voce, viva, luminosa, inesauribile.
Andrea Camilleri
Andrea Camilleri (Porto Empedocle, 1925 – Roma, 2019) è stato uno degli autori più amati e influenti della letteratura italiana contemporanea. La sua carriera spazia dalla regia teatrale alla narrativa, dalla sceneggiatura televisiva alla saggistica, con uno stile immediatamente riconoscibile per la capacità di fondere ironia, acutezza psicologica e un uso sapiente del dialetto siciliano.
Camilleri è universalmente noto per la creazione del commissario Salvo Montalbano, protagonista di una serie di romanzi polizieschi iniziata con La Forma dell’Acqua (1994), che ha trasformato il genere giallo italiano e ha portato la Sicilia al centro dell’immaginario letterario nazionale e internazionale. Tra le opere più rappresentative ricordiamo Il Cane di Terracotta (1996), Il Ladro di Merendine (1996), La Voce del Violino (1997), La Gita a Tindari (2000), e numerosi racconti e romanzi teatrali, nei quali la Sicilia, con le sue contraddizioni e il suo fascino, diventa protagonista.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti nel corso della carriera, Camilleri ha ottenuto il Premio Campiello per la narrativa, il Premio Flaiano, il Premio Grinzane Cavour, e il Premio Mondello, oltre a onorificenze accademiche e culturali che ne hanno riconosciuto l’importanza per la diffusione della lingua e della cultura italiana. La sua produzione ha ispirato serie televisive di grande successo, adattamenti teatrali e studi critici in tutto il mondo, confermando il suo ruolo di autore capace di unire intrattenimento e profondità culturale.
Andrea Camilleri resta una voce insostituibile della narrativa italiana, capace di raccontare il reale con leggerezza e precisione, trasformando ogni storia in un intreccio di umanità, memoria e indagine letteraria.
Realizzazione:
Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro
Collaborazione:
Centro Cultural Banco do Brasil
Spettacolo teatrale ‘Conversazione su Tiresia’, al Centro Cultural Banco do Brasil
Data: 11 dicembre 2025
Orario: 18:30
Luogo: Centro Cultural Banco do Brasil – R. Primeiro de Março, 66 – Centro, Rio de Janeiro (RJ)
Ingresso: Gratuito. Per partecipare iscriviti online su Sympla