Vorrei cancellare tutti i valori che conoscevo che conosco e che sto perdendo di vista, per rifare, ricostruire su nuove basi! Tutto il passato, meravigliosamente grande, m’opprime io voglio del nuovo! E mi mancano gli elementi per concepire a che punto si è, e di cosa si ha bisogno. Con che cosa far questo? col colore? o col disegno? con la pittura? con tendenze veriste che non mi soddisfano più, con tendenze simboliste che mi piacciono in pochi e che non ho mai tentato? Con un idealismo che non so concretare?
Umberto Boccioni
Boccioni scrive queste righe nel suo diario il 14 marzo 1907, ben tre anni prima della nascita del Futurismo in arte, di cui egli fu uno dei fondatori nonché il primo ad aver introdotto in pittura e poi in scultura l’estetica futurista. Si capisce bene come il suo desiderio di trovare nell’arte qualcosa che rappresentasse efficacemente il nuovo che avanzava in quei primi anni del Novecento fosse presente in lui già qualche anno prima di conoscere Filippo Tommaso Marinetti, fondatore del Futurismo in letteratura nel 1909 e promotore della nascita del Futurismo nelle arti visive. Boccioni sarà, fino alla sua prematura scomparsa nel 1916, il punto di riferimento per tutto il gruppo Futurista, redigendo i vari manifesti oltre al suo saggio Pittura Scultura Futuriste edito nel 1914.
La conferenza verrà presentata dal professore di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Frosinone, Alberto Dambruoso, critico, curatore indipendente d’arte contemporanea e autore del libro Boccioni. Opere Inedite (2022, Maretti Editore).
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Realizzazione:
Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro
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Conferenza ‘Umberto Boccioni. L’Artista che guardava al Futuro’, con il prof. Alberto Dambruoso
Data: 23 novembre 2023, alle 11:00
Dove: PUC Rio – Departamento de Artes e Design – R. Marquês de São Vicente, 225 – Gávea, Rio de Janeiro
Ingresso: Libero
Data: 23 novembre 2023, alle 15:00
Dove: Escola de Artes Visuais do Parque Lage – R. Jardim Botânico, 414 – Jardim Botânico, Rio de Janeiro
Ingresso: Libero