Una volta si diceva che ogni musicista, prima o poi, deve scegliere tra la perfezione e l’anima. Ma esistono eccezioni. Artisti che camminano su quel filo sottile dove tecnica e poesia si danno la mano senza inciampare. Giacomo Copiello è uno di loro.
La sua chitarra non si accontenta di essere suonata. Vuole essere capita. Così Giacomo la interroga con delicatezza, e lei risponde. Con otto corde invece di sei, la sua Brahms assomiglia più a una macchina del tempo che a uno strumento musicale. Attraversa secoli, culture, silenzi. E li restituisce, intatti. Anzi, risonanti.
Nel programma Oltre le Corde, non c’è solo un concerto. C’è una conversazione sommessa con la storia. Bach, naturalmente, è lì: perché nessuna vera conversazione inizia senza di lui. Schubert entra in punta di piedi, travestito da Lied, e canta malinconie senza bisogno di parole. Poi arriva Bartok, con la sua ironia da fiera di paese e le danze che sembrano rincorrersi nei cortili dell’Est. Infine, il presente prende voce attraverso Rafael Marino Arcaro, che affida a Copiello una prima assoluta: un brano che non ha ancora ricordi, ma li sta già cercando.
Non è una sfilata di nomi e stili. È un viaggio umano. Ogni brano sembra scelto non per mostrare quanto Giacomo sappia suonare, ma per quello che riesce a farci sentire: una nostalgia che consola, un’armonia che fa luce, un ritmo che ci riporta a casa.
E se davvero gli strumenti non parlano, qualcuno dovrebbe spiegare perché il suo, ogni volta, ci dice qualcosa che ci mancava.
Giacomo Copiello
Chitarrista classico tra i più originali della sua generazione, Giacomo Copiello si è formato al Conservatorio di Musica Arrigo Pedrollo di Vicenza, dove si è diplomato con il massimo dei voti, lode e menzione speciale sotto la guida di Stefano Grondona. Ha perfezionato la propria preparazione in Italia, Spagna e Svizzera, studiando con maestri del calibro di Oscar Ghiglia, Paul Galbraith, Manuel Barrueco e David Russell.
Tra i premi ricevuti figurano le borse di studio della Comunità Montana Valtellinese (2011 e 2012) e quella dedicata a Luca Salvadori (2013). Dopo il Master en Interpretacion de Guitarra Classica presso l’Università di Alicante, ha approfondito il repertorio per chitarra storica e le tecniche di trascrizione.
Dal 2016 Copiello concentra la propria ricerca sulla Brahms Guitar, chitarra a otto corde che rappresenta il cuore di un dottorato di ricerca presso la University of Surrey a Guildford, in Inghilterra. Questo strumento gli consente di esplorare un repertorio nuovo e personale, in equilibrio tra tradizione e contemporaneità.
Ha pubblicato diversi album per l’etichetta Stradivarius, accolti con entusiasmo dalla critica: Bach: The 4 Suites for Lute (2016), Der Wanderer (2017), e Lieder (2023), raccolta di trascrizioni da Mendelssohn e Schubert, ispirata alla sua tesi di laurea magistrale Without Words.
Attivo come solista e camerista in Europa (Berlino, Cambridge, Barcellona, Basilea, Oslo), Copiello si dedica anche alla valorizzazione del patrimonio strumentale storico e alla programmazione culturale. Dal 2024 è direttore artistico del Trascrizioni Festival, rassegna che promuove la musica classica attraverso riletture e arrangiamenti originali.
Franz Schubert
Lieder
- Ständchen
- Der Neugierige
- Der Leiermann
Johann Sebastian Bach
From Toccata BWV 914
- Toccata
- Un poco allegro
- Adagio
From Goldberg Variations BWV 988
- Air
Rafael Marino Arcaro
Meditations on Colours n°2: Cor-de-rosa-boto, Op. 16, for 8-string Brahms Guitar
Sanctum Meum – Prelude VII from ‘Book 1: Eight Preludes for the Solo Guitar’
Bela Bartok
Three Hungarian Folk Songs from Csík
- The Peacock. Rubato
- At the Jánoshdia fairground. L’istesso tempo
- White Lily. Poco vivo
Realizzazione:
Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro
Concerto per Chitarra Brahms ‘Oltre le Corde’, con Giacomo Copiello
Data: 18 agosto 2025
Orario: 18:30
Luogo: Teatro Itália – Av. Pres. Antônio Carlos, 40 / 4º piano – Centro, Rio de Janeiro (RJ)
Ingresso: Gratuito. Per partecipare iscriviti online su Sympla