A volte basta una parola che non capiamo – o che nessuno osa spiegare – per accendere tutte le altre. La Cosa, il racconto breve e vertiginoso di Alberto Moravia, comincia così: con un mistero messo lì in mezzo alla frase, come un nodo alla gola che non si scioglie. E finisce dove finiscono molte delle cose più importanti: in un punto impreciso tra il desiderio e la paura.
Il Club di Lettura propone un incontro che è anche un piccolo esercizio di coraggio: condividere pensieri intorno a un racconto che ci guarda dentro senza far rumore. A guidare il percorso sarà Claudia Lamego, giornalista e lettrice raffinata, che ha il dono raro di avvicinare le parole con discrezione, lasciando che siano loro a parlare per prime.
Moravia, da parte sua, non giudica. Osserva. E ci mette davanti a una Cosa che non ha nome, ma che tutti, prima o poi, abbiamo sentito passare. È un racconto che si muove come una corrente d’aria in una stanza chiusa: non sai da dove arrivi, ma ti scuote.
Nel corso della serata, le frasi scarne di Moravia si apriranno come crepe su una superficie liscia, lasciando filtrare interrogativi scomodi ma necessari. Cosa vogliamo davvero dagli altri? Quanto possiamo capire di noi stessi? E cosa succede quando qualcosa – o qualcuno – ci sfugge senza che riusciamo a trattenerlo?
Non si promettono risposte. Solo un’occasione gentile per confrontarsi, ascoltare e, magari, riconoscersi. Perché la letteratura, quando è sincera, non spiega: accompagna.
Alberto Moravia
Alberto Moravia (Roma, 1907 – 1990) è stato uno dei massimi narratori del novecento italiano, capace di restituire come pochi le tensioni, i paradossi e i vuoti dell’anima borghese. Con uno stile asciutto ma mai arido, ha indagato le crepe del desiderio, la fatica dell’amore, il peso dell’ipocrisia sociale, lasciando un’opera vasta, lucida e sorprendentemente attuale.
Il successo arrivò precocemente, con il romanzo d’esordio Gli Indifferenti (1929), scritto a soli ventidue anni. Un ritratto implacabile dell’apatia morale della borghesia romana, che fece scandalo per il suo tono disincantato e segnò l’inizio di una carriera letteraria tra le più longeve e coerenti del secolo.
Tra le sue opere più significative si ricordano La Romana (1947), L’Amore Coniugale (1949), Il Conformista (1951), La Ciociara (1957) e La Noia (1960), romanzi che affrontano i temi dell’identità, dell’alienazione, della sessualità e del potere con sguardo critico e profondo. Proprio con I Racconti (1952) vinse il Premio Strega, a conferma di un talento che sapeva unire rigore stilistico e capacità di lettura del presente.
Scrittore ma anche saggista, reporter e critico cinematografico, Moravia ha viaggiato in tutto il mondo – dall’India all’Africa, dall’Unione Sovietica agli Stati Uniti – restituendo in ogni reportage una sensibilità acuta per le contraddizioni umane. Nel 1984 fu nominato senatore a vita per meriti culturali.
Dietro l’apparente freddezza della sua prosa si cela una passione civile profonda, un senso etico che attraversa ogni pagina. Moravia ha sempre cercato di capire l’uomo, anche e soprattutto quando si perde. E ha saputo raccontarlo con una voce chiara, a volte spietata, sempre necessaria.
Realizzazione:
Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro
Club di Lettura presenta ‘La Cosa’ di Alberto Moravia, con Claudia Lamego
Data: 27 agosto 2025
Orario: 18:00
Dove: Teatro Itália – Av. Pres. Antônio Carlos, 40 / 4o piano – Centro, Rio de Janeiro
Ingresso: A pagamento. Iscrizioni tramite WhatsApp (21) 3534.4344